Il tasso di crescita è un fattore molto importante, nella finanza, quando si vanno a fare delle valutazioni sul valore di una attività. Questo può essere ricavato in diversi modi e può avere diverse caratteristiche e andamenti (nullo, costante, irregolare). In questa guida vediamo come determinarlo.

Il tasso di crescita g può presentarsi in tre diverse tipologie. La crescita infatti può essere nulla, regolare, irregolare. Nel primo caso avrò dei rendimenti costanti nel tempo. Si pensi ad esempio ad un titolo obbligazionario che ogni anno stacca una cedola (calcolata come percentuale del valore nominale) pari a €5. In questo caso chiaramente non si avrà una crescita e il nostro tasso g sarà pari a 0.

Si pensi invece ad un’impresa che ogni anno aumenta il fatturato in maniera costante e mantiene i costi interni fissi. In questo caso la crescita sarà regolare. Per esempio, se il fatturato in 3 anni fosse pari a €1.000, €1.100, €1.210 il il tasso di crescita g sarà sempre pari al 10%,calcolabile facendo la differenza tra due prezzi consecutivi e dividendola per il prezzo più vecchio dei 2, quindi (1.100 –1.000)/1000 = 10% e (1.210 – 1.100)/1.100 =10%.

Infine si ha il caso di crescita irregolare che è il più complesso e si ha quando ogni hanno si hanno g diversi, ad esempio un’impresa che in 3 anni ha fatturati pari a €1.000, €1.200 e €1.500. In questo caso il g va ricavato n modo “Implicito” ovvero capendo il trend della crescita trovando la retta che approssimi l’andamento dei tassi nei singoli periodi. Un altro modo è semplicemente calcolare il g tra il primo l’ultimo valore e regolarlo i base agli anni. Nel nostro esempio (€1.500 -€1.000)/ 1.000 ci da 50% in due anni e quindi g = 25%. Spesso in finanza si usa anche la formula g implicito = Costo del capitale meno il rapporto tra il primo flusso di cassa, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sul cash flow su Dizionarioeconomico.com, e il valore attuale dell’investimento.

Come Determinare il Tasso di Crescita G