La presente guida si propone di illustrarti In pochi e semplici passi, come essere indirizzati al lavoro in banca, attraverso un accurato approfondimento delle strategie da seguire. Lavorare in banca è per molti un obiettivo da raggiungere, per avere un
Come Lavorare in Norvegia
Come si Scrive l’Autocertificazione di Qualifica Professionale
Liquidazione e Versamento IVA
Durante l’esercizio di impresa quasi quotidianamente si effettuano acquisti di beni e prestazione di servizi e cessioni (vendite) di beni e differenti tipologie di servi: si emetteranno fatture di vendita verso clienti e si riceveranno fatture di acquisto da fornitori. Considerando inoltre che è possibile ricevere fatture di acquisto da fornitori che le emettono ai loro clienti indipendentemente da ordini fatti rendendo la fatturazione una costante e i servizi fatturati una variabile; ad esempio un cliente riceverà la fattura di acquisto da un fornitore per acquisto di monitor Pc solo se li ha ordinati (variabile) ma riceverà costantemente la fattura per servizi di energia elettrica ogni bimestre (costante) il cui valore calcolato varia di bimestre in bimestre. Tutto ciò comporta un continuo stato di debito I.V.A. verso l’Erario (per le fatture di vendita emesse) e al tempo stesso uno stato di credito I.V.A. verso l’Erario (per le fatture di acquisto ricevute la cui imposta sia in tutto o in parte detraibile). Poiché si dovranno effettuare dichiarazioni di debito o credito d’imposta verso l’Erario, è stato stabilito per legge che si debbano rispettare scadenze prestabilite. Si dovrà quindi procedere con la cosiddetta Liquidazione Periodica I.V.A. e Dichiarazione Annuale I.V.A. Per Liquidazione I.V.A. si intendono le operazioni di calcolo che i soggetti passivi d’imposta sono obbligati a fare al fine di avere il saldo, riferito ad un determinato periodo temporale trascorso (trimestre o mese), tra il totale dell’imposta a debito meno il totale dell’imposta a credito. Qualora l’imposta a debito fosse maggiore all’imposta a credito, l’imposta a debito per differenza deve essere versata all’Erario;
Quali Sono i Soggetti IVA
Il Soggetto Passivo d’imposta è colui che effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi ovvero il fornitore che diviene Debitore d’Imposta. Possiamo definire, di riflesso e riprendendo i primi articoli del D.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 633, Debitore d’Imposta colui che, operando nell’esercizio d’impresa, arti o professioni, effettua cessioni di beni o prestazioni di servizi nel territorio dello Stato. Il soggetto passivo, oltre il compenso e corrispettivo, riscuote l’I.V.A. per conto dell’Erario (Stato) e la trattiene temporaneamente per versarla a quest’ultimo in scadenze stabilite dalla legge. Pertanto si intende soggetto passivo nei confronti dell’Erario in quanto nei confronti di quest’ultimo ha un debito temporaneo dovuto proprio alla riscossione dell’imposta. Per tale motivo l’I.V.A. applicata dal venditore (fornitore) nelle vendite è detta I.V.A. A DEBITO o IVA C/VENDITA. Durante l’esercizio commerciale il fornitore che ha venduto beni o prestato servizi ai propri clienti dovrà effettuare acquisti per beni o servizi che permettano il regolare esercizio d’impresa: ad esempio spese per energia elettrica, telefoniche, consulenze, acquisto di merci per la rivendita, canoni di locazione (affitto), ecc. Considerando il caso in cui acquisti merce per la rivendita (ad esempio, acquisto di 01 personal computer per euro 500,00 oltre iva 22% pari a euro 110,00; totale euro 610,00), il venditore si troverà, sebbene in momenti temporali differenti; a ricoprire un duplice rapporto I.V.A. con l’Erario nel momento della vendita del