Se il tuo ecommerce tratta prodotti fisici, una delle grosse problematiche che devi affrontare è la spedizione del prodotto una volta completato l’ordine. Ogni spedizione ha un costo e, se non sei una grande azienda con un volume di spedizioni alla Amazon, regalarle non è proprio possibile.
Come i tuoi clienti hanno ormai imparato in anni di esperienza nello shopping online, il fattore spedizione è un aspetto chiave da considerare quando si sta valutando un acquisto, un prodotto che sembra venduto a un prezzo vantaggiosissimo può perdere la sua aura di affare una volta sommate le spese per riceverlo o le condizioni e rapidità di consegna possono non incontrare le sue necessità.
Si tratta di un aspetto chiave che può fare un’enorme differenza sul tuo ecommerce, ma offrire un efficiente ed economico sistema di spedizione è qualcosa che supera la semplice buona volontà, poiché bisogna incominciare a scontrarsi con le tariffe degli spedizionieri.
In questa guida vorrei provare a darti dei validi consigli per comprendere le necessità dei clienti e cercare il più possibile di soddisfarle senza mai perdere di vista i vincoli dei corrieri.
Quello che gli utenti cercano
Anni di shopping online (e di scottature) hanno reso i consumatori attenti a questo aspetto, potremmo dire che sono uno degli aspetti decisivi che determinano la decisione di acquistare online su un particolare negozio.
Per questo motivo i potenziali acquirenti, prima di procedere con un acquisto, controllano sempre le condizioni di vendita e le metodologie di spedizione, prestando particolare attenzione all’importo delle spese di spedizione.
Naturale conseguenza è che per un e-commerce è davvero d’obbligo dedicare una pagina interamente a illustrare le politiche, i costi e le tempistiche del sito; più questo tipo d’informazione è espresso con chiarezza e più il tasso di conversione migliora.
La necessità di trasparenza su questo punto è stata ben compresa da Google Shopping che, nella sua tabella riassuntiva, riporta il prezzo comprensivo delle relative spese di spedizione e da eBay che, poco sotto il prezzo riporta in modo esplicito le diverse tipologie di spedizioni e i relativi prezzi.
Molti altri, invece, non dichiarano subito l’importo e rimandano il calcolo alla chiusura del carrello. Perché questi ultimi non possono anche loro adeguarsi alle necessità degli utenti e mostrare in maniera più esplicita possibile queste informazioni?
Quello che gli spedizionieri offrono
La risposta alla domanda di poco sopra non è per mancanza di volontà (o almeno, non nella maggior parte dei casi) ma perché il calcolo delle spese di spedizione è un’operazione alquanto complicata.
Sul territorio italiano operano diversi corrieri: GLS, SDA, BRT, Fedex, UPS, TNT e DHL solo per citare i più famosi; i quali propongono tariffe e servizi leggermente diversi.
Sicuramente saprai che i corrieri non chiedono un contributo fisso, ma che la cifra varia in base alla destinazione, al tipo di merce (ad esempio quella deperibile che richiede una cella frigorifera), al suo peso e alle sue dimensioni.
Spedire un prodotto molto voluminoso ma leggero, può essere più economico rispetto a un pacco dalle dimensioni minori che però è più pesante. Per questo motivo molti siti preferiscono effettuare il calcolo solo una volta che la merce è stata messa nel carrello ed è così possibile conteggiare ingombro e peso dell’intero ordine.
Inoltre non è detto che tu ti rivolga a un solo spedizioniere, confrontando le tabelle dei prezzi potresti accorgerti che uno è più vantaggioso per alcuni tipi di spedizioni/destinazioni mentre un altro per altre, per effettuare il calcolo esatto delle spese di spedizione diventa necessario avere tutti i dati della spedizione e dell’ordine.
Come conciliare obblighi e richieste
Molti negozi ecommerce possono dichiarare fin da subito il costo di spedizione perché l’omogeneità dei loro prodotti gli consente di stabilire un contributo fisso.
Quest’operazione, però, non è sempre possibile. Potresti valutare se ti convenga simularla dichiarando un contributo fisso che in realtà è la media delle spese di spedizione che abitualmente sostieni. La maggior trasparenza solitamente viene premiata con un incremento delle vendite, ma di contro può anche rivelarsi un rischio potando numerosi consumatori a scegliere di rivolgersi a te esclusivamente per quelle spedizioni che sui tuoi competitor risultano più onerose.
Quello che invece dovresti fare è accettare che al tuo e-commerce sia necessario conteggiare le spese di spedizione nel carrello, ma assicurarti che si possa scoprire l’ammontare delle spese di spedizione, anche se non si è registrati. Gli utenti non sono così favorevoli a fornire le proprie generalità, ancora meno a un negozio dal quale ancora non sono sicuri se compreranno.
Ricorda però che è vero che quanto più il prezzo della spedizione è competitivo, tanto più alta sarà la probabilità che il cliente arrivi alla cassa, ma la ricerca del prezzo più basso non deve comunque andare a scapito della qualità del servizio, o a farne le spese sarà l’immagine del tuo negozio.