Le lezioni private sono una risorsa importante per moltissime persone: studenti universitari, ricercatori, professori spesso ricorrono a qualche lezione privata per arrotondare un po’ i miseri guadagni della ricerca
La prima cosa da fare è scegliere alcune materie e specializzarsi: nessuno affida un figlio a un “tuttologo” che si professa esperto di greco, matematica, chimica e diritto. Meglio presentarsi come esperti in un campo determinato. I più redditizi sono le lingue antiche (da sempre uno scoglio per tanti studenti liceali), la matematica, e le lingue moderne (dove però la concorrenza dei madrelingua è forte). Bene anche chimica e biologia. Difficile trovare alunni per storia, geografia o italiano.
Aggiornarsi, un buon professore privato deve sapere sempre cosa si studia a scuola: è inutile e controproducente insegnare il latino come si faceva trenta anni fa. Importante è informarsi sui programmi aggiornati, e mettersi al passo.
Pubblicità, l’anima del commercio: per trovare alunni, bisogna darsi da fare, con volantini (ottimi quelli con i talloncini da strappare), da affiggere un po’ ovunque, ma soprattutto sotto le scuole, e annunci su siti locali. Una buona idea è anche parlare con i portieri e i custodi dei condomini del quartiere, che sono più a contatto con le famiglie.
Il modo più efficace, comunque, da sempre è il passaparola: spargete voci tra parenti, amici e conoscenti, e prima o poi i contatti arriveranno.
Onestà, prima di tutto. Si sceglie un prezzo, in linea con le tariffe della zona (variano molto di città in città e di quartiere in quartiere), e lo si mantiene con tutti gli alunni. Anche dal punto di vista fiscale è importante regolarizzare l’attività, con l’emissione di una ricevuta per prestazione occasionale. Per dettagli è possibile vedere il sito Prestazioneoccasionale.com.
Sincerità, quando l’alunno migliora, è ora di lasciarlo andare da solo, altrimenti resterà dipendente per tutta la sua carriera scolastica. Esistono professori privati che tengono alunni per anni, ma la cosa migliore è agire come buoni medici: andare, guarire, salutare. Il passaparola e la buona fama vi ripagheranno di un alunno in meno con tante offerte in più.
Costanza, i ragazzi hanno bisogno di orari precisi. Se un professore ritarda o salta gli appuntamenti, non potrà protestare quando l’alunno farà lo stesso.
Niente compiti, i ragazzi sono già strapieni di assegno e l’obiettivo è farli migliorare, non portarli a odiare la scuola.
Dolcezza e simpatia, ma fermezza, mostrarsi amichevoli con i ragazzi è un ottimo modo per trascorrere serenamente le ore di ripetizione (che spesso per un alunno reduce da 6 ore di scuola sono pesanti), ma mostrarsi troppo amichevoli è controproducente, e gli alunni finiscono per approfittarsene. Amichevoli, ma mai amici.