Lo scopo ultimo di una fattura è quello di farsi pagare, per questo motivo non dovremmo mai dimenticarci di indicare sul documento, in modo chiaro, come i clienti possano provvedere a saldare i conti.
I metodi più comuni variano secondo le attività: dai contanti agli assegni, dal contrassegno alla carta di credito fino al più comune bonifico bancario.
Come accennavamo la scorsa settimana, però, oltre oceano sta prendendo piede l’abitudine di offrire ai propri clienti la possibilità di pagare utilizzando PayPal.
Non penso sia davvero il caso di presentare PayPal, ma se non sei pratico dello shopping online, devi sapere che è il più diffuso sistema di pagamento online che opera in 190 Paesi e accetta pagamenti in 24 valute. Il servizio, del gruppo di e-bay, permette a qualsiasi azienda o consumatore di inviare e ricevere pagamenti senza condividere i dati della carta con il destinatario finale del pagamento.
L’idea alla base del servizio è di proteggere i dati sensibili dei clienti in modo che non debbano fornire i dati della propria carta di credito in giro per il web, dove le insidie sono numerose. Il sistema, infatti, non trasmette i dati sensibili delle carte collegate al conto, ma fa da intermediario tra acquirente e venditore. Il ruolo di mediatore però si paga: se l’invio di denaro è gratuito, la ricezione è invece soggetta a tariffe (0,35 € più una percentuale variabile sull’importo).
Ti starai ora chiedendo per quale motivo dovresti cedere una percentuale dei tuoi guadagni a questo intermediario.
La risposta sta nel fatto che i consumatori si sentono più sicuri ad acquistare attraverso questo servizio, specialmente sui siti che magari non conoscono. Inoltre dovresti tenere presente dell’enorme fetta di mercato che si affida a questo servizio: in Italia più della metà degli acquirenti online è titolare di un conto PayPal. Dare la possibilità ai clienti di pagare tramite PayPal può seriamente incrementare le vendite, specie quando l’unico ostacolo è semplicemente una remora nel divulgare i propri dati.
Cedere una piccola percentuale a fronte di un sostanzioso incremento, mi sembra uno scambio alquanto equo.
Assolutamente no! Ogni metodo di pagamento che elencavamo in apertura ha maggiori vantaggi per un determinato tipo di business: contanti e assegni sono ottimali per una vendita diretta, il contrassegno per le vendite online, mentre la carta di credito è uno strumento più trasversale che può essere impiegato sia per acquisti fisici d’importo ingente, sia per acquisti online. PayPal, sebbene disponga anche di una carta con un funzionamento analogo a una comune prepagata, è principalmente impiegato come servizio online. Dovresti, quindi, prenderlo in considerazione solo nel caso in cui il tuo business si svolga principalmente online e si rivolga a persone fisiche. Le aziende preferiscono pagare tramite bonifico bancario e difficilmente questo sistema sveltirà la burocrazia: difficilmente un’azienda come si vede arrivare una fattura mette mano al portafoglio e paga immediatamente. Solitamente le fatture vengono evase in un giorno stabilito del mese e, se si ha a che fare con la pubblica amministrazione, possono volerci diversi mesi.