Durante un incontro di lavoro, un corso di formazione, una sessione aziendale di team building o qualsiasi evento in cui le persone sono chiamate a interagire tra loro può capitare di sentirne il bisogno. Di chi stiamo parlando?
Dell’ice breaker, di qualcuno che rompa il ghiaccio.
Di questa curiosa figura professionale ci parla About.com, aiutandoci anche a capire che cosa fa e alcune situazioni in cui può avere un’importanza fondamentale.
Per divertimento
Quando i partecipanti si conoscono, il ruolo dell’ice breaker servirà solamente a scaldare l’atmosfera, favorendo qualche risata e facilitando la conversazione. Se i partecipanti invece sono stranieri, servirà per andare oltre le “formalità di rito” e conoscersi un po’ meglio. Questo farà sì che le presentazioni avvengano in un clima più confidenziale e sereno, aiutando i partecipanti a sentirsi a loro agio nel corso della sessione di lavoro.
Per guidare
In questo caso, rompere il ghiaccio significa introdurre e guidare i partecipanti al tema principale dell’incontro. Ci si riferisce per lo più a corsi di formazione o riunioni con uno tema preciso, ai quali l’ice breaker introduce.
Per focalizzare
Una terza situazione in cui è utile una figura di questo tipo è durante riunioni di lavoro interne all’azienda per focalizzare l’attenzione di tutti i partecipanti sull’ordine del giorno, ad esempio, durante una riunione del dipartimento Risorse Umane in cui discutere del perché ci sono voluti 3-4 mesi per sostituire una persona che si è dimessa. L’attività dell’ice breaker occupa in questo caso tutta la sessione per tracciare il flusso di conversazioni affinché si possano individuare i pro e i contro dei processi di recruitment dell’azienda e si discuta su come migliorarli.
Perché chiamare qualcuno a rompere il ghiaccio?
Questa figura svolge un ruolo fondamentale negli eventi in cui la comunicazione e il livello di comfort dei partecipanti è importante. Vi aiuterà affinché:
tutti si sentano a proprio agio, abbattendo le barriere che esistono sia a livello personale che per organizzazione all’interno di aziende e ambienti di lavoro;
si arrivi con più velocità ad una discussione efficace sul tema;
per trovare punti in comune tra persone che lavorano nella stessa azienda ma in reparti diversi;
per togliere timidezza e riserve quando a partecipare sono persone della stessa azienda ma con ruoli e responsabilità diverse, inducendo anche i nuovi colleghi o i più giovani ad interagire con meno inibizioni;
per agevolare le dinamiche dei “convenevoli”, tra presentazioni e strette di mano quando le persone non si conoscono;
tra sconosciuti che condividono una missione, un interesse o un’idea, per trovare il giusto canale comunicativo, portando in primo piano ciò che tutti hanno in comune.