Già da qualche anno, hanno fatto la loro comparsa in Italia i temporary shop (pop-up shop negli Stati Uniti), negozi aperti per un periodo limitato o limitatissimo e per prodotti specifici; spesso vengono sfruttati i periodi di festa, Natale per esempio, luoghi suggestivi o di grande affluenza e una comunicazione alternativa per presentare particolari collezioni a prezzi davvero competitivi.
Capita che un temporary shop diventi inoltre la location dove ospitare i temporary event: serate a tema, degustazioni o incontri dedicati a situazioni particolari, come una sfilata o la presentazione di un libro, che puntano sull’esclusività dell’occasione per attirare il pubblico.
La fortuna di questa tipologia di iniziative promozionali, infatti, sta proprio nella sensazione di unicità che trasmettono, quasi che a entrarci il cliente pensi di partecipare a un vero e proprio evento.
In questo trend, si inserisce anche il fenomeno temporary applicato al mercato del lavoro, in cui le componenti della collaborazione, della trasversalità delle competenze e della capacità di interpretare le novità sono essenziali.
In questo caso, l’esclusività da trasmettere è quella della propria esperienza professionale, come hanno capito per esempio i Knowledge Worker, detti anche operatori della conoscenza, ovvero persone che hanno fatto delle loro competenze il contributo da offrire alle aziende per il raggiungimento di nuovi obiettivi, per la creazione di servizi di qualità e per la fornitura di prodotti di successo.
Questo si traduce anche in nuovi metodi d’organizzazione del lavoro – quali il job sharing – e degli spazi, con i temporary office, ovvero uffici o stanze disponibili in affitto per brevi periodi, perfettamente arredati ed equipaggiati per ogni necessità lavorativa tra cui connessione Internet e telefono ma anche sale riunioni o reception con servizio di segreteria. Veri e propri uffici “chiavi in mano”, da usufruire per periodi anche molto brevi e con condizioni di recesso convenienti, che hanno un impatto positivo anche per il mercato immobiliare.
Una soluzione, quella del temporary office, utile non solo a rispondere alla maggiore dinamicità dei lavoratori e al mutare delle loro esigenze, ma anche a sviluppare nuove occasioni di business, come confermano i professionisti del coworking, i quali associano alla condivisione degli spazi delle spese, anche quella delle idee e dei contatti utili.