Concludiamo il ciclo dedicato alla stesura del curriculum, con qualche consiglio sull’importanza della lettera di presentazione da allegare alla propria candidatura.
La lettera di presentazione è la ciliegina sulla torta della candidatura perfetta: dopo aver scritto un curriculum ordinato, dopo aver messo in luce i punti di forza della nostra formazione scolastica o dell’esperienza acquisita nel campo, serve infatti a dimostrare tutto l’interesse e la partecipazione all’azienda e all’offerta cui in particolare ci si sta candidando.
Non serve dilungarsi troppo, basterà cercare in poche righe di concentrarsi su qualcosa di specifico che si desidera mettere in luce senza però ripetere le informazioni già presenti nel curriculum.
Spesso la lettera di presentazione è la prima cosa che un selezionatore legge: è quindi il colpo d’occhio, il centro nevralgico della nostra candidatura e quanto più personalizzata e mirata sarà, tanto più denoterà l’impegno e la cura del candidato, che sono poi caratteristiche che ciascuna azienda vorrebbe trovare nelle proprie future risorse.
Ecco perché è di fondamentale importanza che la lettera di presentazione sia di volta in volta modificata e orientata alla tipologia di azienda o di selezionatore che si suppone procederà alla selezione.
Alcune cose da ricordare:
aggiornare sempre la data inserita nel frontespizio a quella corrente;
inserire i dati corretti del mittente, cioè il vostro nome e cognome e i contatti cui sarete reperibili;
inserire i dati del destinatario, ovvero il nome della società e la regione sociale cui ci si propone preceduti da “spettabile”, il suo indirizzo e, se lo conoscete – oggi i modi di saperlo sono tanti tra sito aziendale, pagine nel web, Linkedin, inserzioni, stampa online specializzata nel settore dell’azienda – il nome del selezionatore
nel caso ci si candidi più volte lo stesso giorno, controllare di aver modificato tutti i dati sensibili.
Per un esempio, è possibile vedere questo modello di lettera di presentazione.
A breve, altri consigli sugli errori da non commettere quando ci si candida a una nuova opportunità di lavoro.