Il periodo in cui i titoli di Stato assicuravano ai rispettivi titolari una rendita sicura e soddisfacente sono evidentemente molto lontani. Oggi, infatti, i Btp a 10 anni rendono meno dell’1% netto, e le scadenze più brevi fanno, come ampiamente intuibile, peggio, con tassi zero o sottozero, anche in virtù del peso delle commissioni, delle spese e delle varie imposte.
Di qui, lo step successivo: cosa si può fare in una condizione di mercato tale per cui i rendimenti dei titoli di Stato, ritenuti i più sicuri investimenti per quel preciso orizzonte temporale, sono scarsi? Per il piccolo risparmiatore, qualche riflessione si apre all’orizzonte, sapendo, tuttavia, che i tassi sui Btp non sono ancora ai minimi possibili, e che pertanto nel prossimo futuro non si può escludere che la Bce possa “influenzare” il loro prezzo, agendo ad esempio con un “nuovo” Quantitative easing, migliorando la domanda di acquisto di titoli sul mercato secondario. Il che, in altre parole, significa anche predisporre le basi per poter ottenere una redditività da “rivendita”, comprando oggi il Btp e ricollocandolo sul mercato secondario tra qualche mese, a un prezzo più alto.
Per quanto concerne le alternative di investimento, ai risparmiatori tocca il piacere (o dovere) di aprire gli occhi con particolare attenzione, alla caccia delle migliori opportunità. Ad esempio, il panorama dei conti deposito, con tassi medi in calo, può comunque offrire delle buone chance di guadagno sfruttando le promozioni dei vari intermediari finanziari. Se volete osare di più, Borsa Italiana potrebbe rappresentare un utile porto per le proprie mire di investimento, o magari sulle Borse emergenti, che stanno per riapprofittare di importi flussi a loro diretti.
L’importante è, come intuibile, cercare di rispettare la propria competenza, conoscenza, profilo di rischio, orizzonte temporale. Partite pertanto con una buona profilatura del vostro “animo” da investitore (potete confrontarvi con un consulente finanziario o con la vostra banca per poterne sapere di più) e costruite, sulla base di esso, un portafoglio che sia ben differenziato e diversificato, andando a ridurre le correlazioni e ponderare gli asset sul rapporto rischio / rendimento che ritenete possa essere maggiormente fruibile.
Detto ciò, ricordate anche che un modo per poter parcheggiare una liquidità in maniera graduale è rappresentato dai piani di accumulo: veri e propri salvadanai virtuali che vi impegneranno, mese dopo mese, nel raggiungere i vostri obiettivi di risparmio.