Se decidete di comprare una stufa a pellet per risparmiare sul riscaldamento ci sono alcune piccole accortezze in grado di farvi risparmiare.
E’ molto importante assicurarsi che il negozio dove intendete acquistare la vostra stufa a pellet, sia in grado di fornirvi un’assistenza tecnica adeguata. Ricordatevi sempre di fare una giusta manutenzione, gran parte dei guasti sono dovuti all’incuranza dell’utente finale.
Dovete tenere conto della metratura dei locali da scaldare, poi sovradimensionare leggermente la stufa da acquistare. Quando andate a comprarla, prima di effettuare l’acquisto prendete le misure, andate a casa e osservate il locale dove volete installarla. Cercate se possibile di predisporre lo spazio dove metterla tenendo conto dei seguenti consigli:
Mettete la stufa a circa meta’ della lunghezza della parete, rivolta verso il centro della stanza, in questo modo il calore si diffonderà uniformemente nella stanza e non avrete zone più calde e zone più fredde, oltre a risparmiare preziosi pellet dato che il tempo per scaldare il locale sarà inferiore. Facendo questo piccolo passo eviterete che gli installatori arrivino e mettano la stufa dove meglio credono (a loro interessa solo finire prima il lavoro, pochi pensano al vostro risparmio).
Se siete fuori casa per la maggior parte del giorno non lasciate la stufa spenta, impostatela ad una temperatura di 16-17 gradi. Il consumo maggiore di pellet infatti e’ quello che serve per alzare la temperatura, quindi se lasciate la stufa spenta e la accendete la sera, il pellet che avrete risparmiato di giorno lo consumerete in meno di un’ora per alzare la temperatura, dato che si sarà abbassata di parecchi gradi (come per la caldaia di casa).
Quando comprate il pellet non andate ad occhi chiusi, non e’ tutto uguale, infatti in base al tipo di legno che viene macinato per crearlo la resa e’ diversa quindi oltre al prezzo controllate la qualità del legno.
E’ buona cosa che all’interno del sacchetto di pellet non vi sia troppo legno in polvere; questo starebbe ad indicare la facilità del pellet a sgretolarsi, il che è sintomo di bassa qualità. Un pellet di qualità, se immerso in una bacinella d’acqua, tende ad affondare, se rimane a galla non è un buon segno, indica poca compattezza. Il pellet deve avere forma e misure regolari e corrispondenti a quelle indicate sulle confezioni e deve essere liscio, compatto e lucido.
Il pellet può essere prodotto in casa da soli, ma bisogna sapere che i pellet fatti con scarti dei truciolari e quindi di legno di seconda scelta, tendono a lasciare più sporca la stufa. ( se nei primi periodi la trovate sporca e’ abbastanza normale), ma dopo un mese circa di funzionamento lo sporco dovrebbe diminuire. Se dopo questo periodo i residui sono ancora molti, potrebbe essere tarata male la stufa e quindi non bruciare bene il combustibile, con conseguente aumento dei residui.
Non comprate il pellet un po’ alla volta, fate un’acquisto unico, così riuscirete ad avere un prezzo più vantaggioso.
Quando portate il pellet a casa tenetelo in un luogo dove non prenda umidità e tenetelo nei pacchi sigillati fino a poco tempo prima di usarlo in modo che resti asciutto per una resa migliore e minori residui. ( oppure mettete quello che dovrete usare di li a poco vicino alla stufa in modo che si asciughi).
Molto importante infine è la canna fumaria, è obbligatoria, deve svilupparsi in verticale e deve essere dimensionata correttamente, anche se ha dimensioni minori rispetto a quella delle stufe a legna.